Il mondo senza barriere e senza guerre e l'uomo senza passioni?

di FRANCESCO CARACCIOLO

Come il cosmopolitismo nella Roma antica, dagli anni Settanta del Novecento la globalizzazione rese normale la presenza di genti di tutte le provenienze in ogni paese. Da allora si diffuse ovunque la persuasione che i confini di comunità, di nazioni e di civiltà fossero divisioni imposte arbitrariamente nel passato. Si ritenne che occorresse abbattere quelle barriere, considerate veri e propri muri, ostacoli posti nello spazio globale del pianeta. Si sostenne che il mondo è di tutti e che tutti hanno diritto di starsene liberi in ogni luogo e paese a loro scelta e piacimento. [...]------->CONTINUA


Novita'

di FRANCESCO CARACCIOLO

La prassi, la relazione del soggetto con l’oggetto e di questo con quello è dialettica, movimento vario e continuo. Essa – trova la filosofia moderna – è processo storico, prodotto del nesso dello spirito con la materia, dell’idea con la realtà sensibile. È la storia, che ha un andamento originale in continuo svolgimento e perpetua trasformazione; un andamento vario, che diviene, crescendo o decrescendo, sviluppandosi o contraendosi in tutto o in parte. [...]------->CONTINUA


Il tarlo, roditore silenzioso

di FRANCESCO CARACCIOLO

È facile constatare che la pubblica amministrazione è molto lenta e difettosa, e che i suoi difetti provocano ingenti danni all’intera società e alla sua produzione di ricchezza. Pubblicisti e benpensanti concordano nel ritenere che bisogna rimediare e suggeriscono terapie più o meno risolutive. Di solito attribuiscono le disfunzioni amministrative a carenze e superficialità della legislazione, a lacune in questo o quel settore, alla farraginosa burocrazia, a colpevoli omissioni, irregolarità e abusi di burocrati, di magistrati e di politici. [...]------->CONTINUA


America and Europe tomorrow like Italy today

di FRANCESCO CARACCIOLO

What happened in the Italian peninsula yesterday happens today and will happen tomorrow in some Western countries. In ancient times the hybrid and decadent Roman society generated the tolerant, chaotic, conflictual Italian society. From the second century B.C. Rome and the Italian Peninsula received millions of individuals from very different places in the then known world. They hosted them to be served and to burden them with the fatigue of work no longer borne by the natives. [...]------->CONTINUA


Amérique et Europe demain comme Italie aujourd’hui

di FRANCESCO CARACCIOLO

Ce qui s'est passé hier dans la péninsule italienne se passe aujourd'hui et se passera demain dans de nombreux pays occidentaux. Dans les temps anciens, la société romaine hybride et décadente a généré la société italienne tolerante, chaotique et conflictuelle. Dès le IIe siècle av. J.-C., Rome et la péninsule italienne ont accueilli des millions d'individus venus d'endroits très différents du monde alors connu. Ils les hébergent pour être servis et supporter la fatigue du travail que ne tolèrent plus les indigènes. [...]------->CONTINUA


América y Europa mañana cómo Italia hoy

di FRANCESCO CARACCIOLO

Lo que sucedió ayer en la península italiana sucede hoy y sucederá mañana en algunos países occidentales. En la antigüedad, la sociedad romana híbrida y decadente generó la sociedad italiana tolerante, caótica y conflictiva. Desde el siglo II a.C. Roma y la península italiana acogieron a millones de individuos de lugares muy diferentes del mundo entonces conocido. Los acogieron para ser servidos y cargarlos con la fatiga del trabajo que ya no soportan los autoctonos. [...]------->CONTINUA


America ed Europa domani come Italia oggi

di FRANCESCO CARACCIOLO

Quel che è successo nella penisola italica ieri succede oggi e succederà domani in alquanti paesi occidentali. Nell’antichità la società romana ibrida e decadente generò la società italiana remissiva, caotica, conflittuale. Dal secondo secolo avanti Cristo Roma e la Penisola italica accolsero milioni di individui provenienti da luoghi diversissimi del mondo allora conosciuto. Li ospitarono  per farsi servire e per addossare a loro la fatica del lavoro non sopportata più dagli autoctoni. [...]------->CONTINUA


Il pavido che preferisce suicidarsi

di FRANCESCO CARACCIOLO

La prima immigrazione in Italia giunse soprattutto dall’Oriente negli ultimi decenni del Novecento. I barconi e gli sbarchi provenivano specialmente dall’Albania. Tanta gente straniera che arrivava era una sorpresa e destò allarme nella popolazione. Dopo tante riflessioni, politici, ministri, opinionisti concludevano che gli sbarchi erano molti, le coste lunghe migliaia di miglia e l’Italia da sola non poteva impedire il numeroso e crescente afflusso di disperati in cerca di riparo e di fortuna. Politici e dirigenti italiani spiegavano che per bloccare gli sbarchi doveva intervenire l’Europa, la Ue, perché era evidente che l’Italia da sola non poteva farcela. [...]------->CONTINUA


La strage in mare

di FRANCESCO CARACCIOLO

Un naufragio al largo della costa calabrese il 26 febbraio 2023 è stato disastroso. Oltre settanta persone di tutte le età perirono tra le onde alte a poche decine di metri dalla spiaggia di Cutro. Si salvarono giungendo a riva otto decine di persone. Come era avvenuto in occasione di altri simili catastrofici naufragi, in Italia e ovunque giunse la notizia, seguirono profondi sentimenti di dolore e di compassione per l’incomprensibile perdita di tante vite. Con il dolore, si diffuse pure il dubbio che il naufragio si sarebbe potuto evitare e le vite si sarebbero potute salvare. Si impose la necessità di cercare e trovare l’eventuale colpevole di tanta strage------->CONTINUA


Possibili effetti della rivoluzione tecnologica

di FRANCESCO CARACCIOLO

Nel corso della prima rivoluzione industriale l’introduzione delle macchine nel processo
produttivo creò disoccupazione che poi fu riassorbita nonostante la moltiplicazione
delle macchine. La celere crescita dell’industria andò riducendo l’importanza che avevano
fino allora avuto gli altri due settori produttivi, specialmente quello agricolo. Si diffuse
il timore che l’eccessiva crescita dell’industria e la conseguente perdita del primato
dell’agricoltura potessero accrescere la diffusa miseria della popolazione. Quanto stava
accadendo destò l’interesse e le preoccupazioni di molti. Il profondo mutamento in atto
divenne oggetto di accese discussioni in ambito politico e accademico e alimentò varie
teorie che furono formulate da economisti e intellettuali di diverso e opposto orientamento.------->CONTINUA


La difesa dei propri valori: diritto o peccato? L’Italia e l’Europa possono delegarla?

di FRANCESCO CARACCIOLO

È bello e sublime salvare vite umane. È utile farlo e vantarsene, come ha fatto per anni
il ministro dell’interno Alfano e come hanno fatto e fanno altri membri del governo e rappresentanti
delle istituzioni ottenendo il patrocinio del Pontefice, la totale approvazione di cardinali,
il plauso degli ecclesiastici e il consenso delle anime pie e di politici e laici in carriera e in affari.
È bello e sublime salvare dieci, cento, mille vite umane, accogliere i salvati o restituirli,
in parte, alle loro famiglie e ai loro paesi. Ma se le vite da salvare sono decine e centinaia di migliaia
di gente che vuole in massima parte invadere e occupare paesi non suoi senza averne ottenuto
il permesso attraverso ambasciate e consolati, le vite salvate devono essere restituite senza remore e
condizionamenti ai paesi da cui sono venuti o da cui sono salpati. Occorre fare ciò per interrompere un
flusso di cui non si intravede la fine ma si possono prevedere gli effetti letali------->CONTINUA


Ius soli, accoglienza e convivenza

di FRANCESCO CARACCIOLO

Quanto avviene oggi in Italia e l’invasione che sta subendo il Paese rendono estremamente gravi
e inaccettabili le inaudite proposte avanzate da membri delle istituzioni, come la ministra Kyenge, e le sciolte
e spensierate tesi sostenute da politicanti e detentori di cariche pubbliche, come l’onorevole Boldrini.
Nasce in me, semplice cittadino, un naturale impulso a reagire e a pormi alcune domande.------->CONTINUA


Banditismo e brigantaggio nel Mezzogiorno d'Italia.

di FRANCESCO CARACCIOLO

All’Associazione “Libera i libri” che il 18.08.2012 gli chiede di collaborare con un contributo obiettivo sul Mezzogiorno, sui suoi rapporti con il governo italiano e con il Nord del Paese e su avvenimenti come il brigantaggio, Francesco Caracciolo risponde: [...]------->CONTINUA


Cantastorie

di FRANCESCO CARACCIOLO

Conoscitori dell’onorata società. Molti contastorie, intenditori della criminalità organizzata, non difettano certo di una spiccata intelligenza. Questo loro pregio si rivela non di rado ed emerge specie quando si cimentano a scrivere libri. In essi riassumono il contenuto di relazioni, di dossier e di scritti di altri autori. Mettono così insieme opinioni e tesi altrui concordi o contrastanti. Non si preoccupano di connetterle con il risultato di nuove ricerche e di conclusioni a cui essi siano giunti. Al contrario, presumono di essere riusciti a fare di un cocktail di elementi eterogenei e spesso contrastanti una propria scoperta, una propria originale e coerente invenzione. [...]------->CONTINUA


Il costo del benessere

di FRANCESCO CARACCIOLO

Frequenti e intense perturbazioni atmosferiche si susseguono nelle più diverse aree del pianeta producendo qua e là sconvolgimento e disastri. La scienza è disorientata, le tesi e le opinioni sono varie. Certo il caldo c’è, aumenta da decenni ed è destinato a progredire. Ma molti scienziati e studiosi del clima non ritengono che la causa del suo progresso sia da individuare nelle emissioni umane. Certo, essi dicono, il progrediente riscaldamento sgretola le montagne di ghiaccio, accresce la massa d’acqua, i mari e gli oceani, che nel tempo sommergerà parte dei continenti. [...]------->CONTINUA


Immigrati e disoccupati.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Per dare un’idea del profondo mutamento demografico che si sta verificando nei Paesi occidentali, osserviamo quanto è avvenuto e sta avvenendo in uno solo di essi. Il caso che osserviamo è indicativo di ogni altro. Il Paese europeo senza colonie dopo la seconda guerra mondiale e ultimo a importare immigrati per soddisfare le esigenze della crescita economica e del capitale concentrato in poche famiglie, fu l’Italia. Il suo cambiamento nei decenni dal dopoguerra ad oggi fu rapido e sconvolgente. [...]------->CONTINUA


Immigrazione, promiscuità, disintegrazione.

di FRANCESCO CARACCIOLO

A parte la Chiesa Cattolica con il suo universalismo e il suo paternalismo, non sono pochi in Italia che pretendono dal proprio Paese di “aprire le porte”, accogliere e ospitare. Pur sapendo che l’afflusso può essere di innumerevoli individui, eterogenei e inconciliabili tra loro e con gli ospiti, aperturisti e buonisti continuano a pretendere e a difendere la loro accoglienza e ospitalità. La constatazione che l’Italia ha risorse esigue, che molti suoi cittadini non trovano lavoro e lo cercano altrove espatriando, non distoglie quei non pochi italiani che ritengono di essere progressisti, umanitaristi e altruisti, dal perseverare nella loro presunzione. [...]------->CONTINUA


Integrazione - Ius soli.

di FRANCESCO CARACCIOLO

L’applicazione del principio dello IUS SOLI, tanto caro a immigrati di ogni genere e razza, a politicanti e a prelati, sarebbe l’inizio della fine di quel che resta della società, della civiltà, dei costumi e delle tradizioni dell’Italia e dell’intero Occidente. [...]------->CONTINUA


L'integrazione dell'arcipelago migratorio in Occidente.

di FRANCESCO CARACCIOLO

"... La promiscuità di tanti individui della più diversa provenienza e gli inconvenienti che provoca fanno nascere negli ospitanti il dubbio di trovarsi ancora nella terra dei propri avi, nel paese in cui sono nati e cresciuti ... [...]------->CONTINUA


La frana dal monte e le case abusive a valle.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Ormai, quasi ogni anno, in Italia, qua e là, disastrosi cataclismi sconvolgono il Paese e generano distruzione e morte. Ogni volta che ciò avviene dalla Sicilia al Trentino a causa di terremoti, alluvioni e frane, si scopre, anzi si riscopre, quello che si sa da sempre. Ogni volta, politici locali e nazionali, pubblicisti, opinionisti, benpensanti, si indignano. Tutti discettano sull’accaduto per cercare di scoprirne la causa e di denunziare la mancata possibilità di evitarne i disastrosi effetti. Si può dire che questi loro tentativi di scoprire colpe e colpevoli sono relativi a disastri vecchi, anzi antichi, di secoli. [...]------->CONTINUA


La permanente conflittualita in Italia. Il morbo, atavico, organizzato, importato.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Il governo italiano (e non solo il governo) offre tra il 2018 e il 2019 uno spettacolo che non si è mai visto in nessun altro governo di nessun altro Paese del mondo. I contrasti, i continui litigi, le reciproche pesanti accuse, il persistente e crescente conflitto fra i suoi componenti rendono necessario cercarne le cause. Inducono a condurre un esame tendendo lo sguardo fino al lontano passato. Si può così giungere a individuare l’indole e il carattere degli abitanti della Penisola e delle Isole italiche immutati nei secoli. [...]------->CONTINUA


La «sostituzione etnica».
Pubblicisti, opinionisti, politici.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Un discorsetto del ministro dell’agricoltura del governo italiano fatto il 18 aprile 2023 solleva innumerevoli improperi e accuse. Non si può immaginare – egli spiega – che l’afflusso di immigrati possa colmare il vuoto che va crescendo per la carenza di nascite. Non si può, perché, se la diminuzione delle nascite continua e il numero degli immigrati aumenta, nei paesi come l’Italia, si giungerà alla «sostituzione etnica», cioè al prevalere culturale e numerico della popolazione immigrata sulla popolazione autoctona. [...]------->CONTINUA


Legge vecchia e tempi nuovi. La Costituzione italiana e lo straniero.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Si è verificato oggi, 14 settembre 2013, l’ennesimo afflusso di immigrati. In 24 ore, circa 500 profughi e non, provenienti dalla Siria, sbarcarono sulle coste della Calabria e della Sicilia. Due giorni dopo ne seguirono altri mille provenienti dall’Africa. Si aggiungono ai milioni di altri immigrati che sono già sul territorio italiano, giunti da ogni parte del mondo. [...]------->CONTINUA


Lo ius soli ovvero il diritto di chi nasce in Italia di essere cittadino italiano anche se figlio di genitori non italiani.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Il principio dello ius soli è applicato nei Paesi poco popolati e con grandi spazi vuoti ed estese terre incolte. Fino ai primi decenni del Novecento gli Stati del Continente americano compresi gli Stati Uniti furono Paesi poco popolati con immensi territori da coltivare. Importarono la manodopera necessaria e il capitale ricorse anche alle tratte di neri per avere più immigrati possibili da impiegare nelle piantagioni di caffè, di tabacco, di cotone. Il capitale e i capitalisti si impinguarono; la produzione e l’economia aumentarono notevolmente. Così quei Paesi crebbero e si arricchirono, ma si popolarono di gente di ogni razza e colore, soprattutto di neri strappati anche con la forza dalle loro sedi e dai loro villaggi. [...]------->CONTINUA


Lo ius soli e i progetti e i comizi della ministra Kyenge.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Il 29 luglio 2013, a Cantù, la ministra dell’integrazione Kyenge interviene in consiglio comunale e, poi, alla festa del partito democratico. Al suo ingresso nella sala consiliare alcuni consiglieri si allontanano. Uno di essi spiega che “la presenza del ministro è stata una provocazione perché era in corso una seduta del consiglio comunale su temi concreti per i cittadini. Interromperla [la seduta] ha significato mancanza di rispetto verso l’istituzione”. Un altro dice: “Questa è una ministra del nulla e non mi rappresenta”. [...]------->CONTINUA


Mario Draghi e il parlamento italiano.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Il 13 febbraio 2021 il dottor Mario Draghi, ex governatore della Bce, sostituisce l’avvocato Giuseppe Conte alla guida del rinnovato governo italiano. La situazione economica e finanziaria del Paese è disastrosa, accresciuta a dismisura dalla dilagante pandemia virale. All’enorme debito pubblico si aggiungono i fallimenti di molte imprese, la notevole disoccupazione e la crescente povertà. L’unica via d’uscita a cui si guarda è l’apporto che potrà venire dal cospicuo aiuto finanziario promesso dall’Unione Europea. Ma la promessa è condizionata. [...]------->CONTINUA


Mutate condizioni sociali, costituzione, convenzioni.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Nel parlamento italiano numerosi interventi di onorevoli del partito democratico (PD) si susseguirono il 22 luglio 2019. Più che discorsi documentati, essi furono violente arringhe di buonisti, umanitaristi e progressisti contro il decreto sicurezza bis emanato dal governo. Tutti i loquaci onorevoli che si sono cimentati nell’impresa contestarono il decreto, definendolo inutile, dannoso, antiumanitario, antidemocratico, assolutista e, anzi, dittatoriale. [...]------->CONTINUA


Onorata società e società onorata.

di FRANCESCO CARACCIOLO

I fatti delittuosi e i rapporti di mafiosi, ‘ndranghetisti e camorristi con gestori delle istituzioni e con affaristi sono il contenuto di libri e di scritti talora di successo. Scrivere cose del genere è divenuta una moda, uno sport prestigioso e redditizio. Prestigioso perché scritti di questo genere sono letti da molti e hanno successo. Redditizio perché da questo genere di scritti le case editrici ricavano molti proventi. E le case editrici fanno a gara per pubblicarli perché - dicono - sono scritti che si vendono, richiedono un minimo investimento e producono molto profitto. [...]------->CONTINUA


Onorata società e società onorata, mafia, camorra, 'ndrangheta.

di FRANCESCO CARACCIOLO

L’onorata società, oltre ad essere un’associazione per delinquere rigidamente organizzata, ha scopi che confliggono con quelli dell’intera società e che la setta persegue con mezzi illeciti, violenti e letali. È un’associazione che non si poteva e non si può sradicare catturando e isolando alcuni capi. Per riuscirci, bisogna annientare le migliaia di cosche radicate e operanti nella massima parte dei centri abitati del Mezzogiorno. E si deve fare questo, perché è lì, in quelle migliaia di cosche, che risiedette sempre e risiede la forza e la capacità di agire dell’associazione. [...]------->CONTINUA


Progetti di riforme. Burocrazia, crescita e sviluppo.

di FRANCESCO CARACCIOLO

È frequente occuparsi delle aree arretrate e della possibilità di promuoverne la crescita. È opinione diffusa che occorra mediante riforme e incentivi far superare al Mezzogiorno d’Italia lo svantaggio dell’insufficiente crescita ed eliminarne il persistente divario con altre regioni. A tal fine gli stessi opinionisti sostengono che un fondamentale e decisivo passo da fare sia l’eliminazione della politica dalla pubblica amministrazione, da enti vari, ospedali, università. Se si riuscisse in questa impresa – essi spiegano – prevarrebbe il merito e si affermerebbero la competenza e l’efficienza che in atto sono sopraffatti dagli effetti della protezione e dell’interferenza dei politici. [...]------->CONTINUA


Sopraffazione. Monopolisti, massoni, giornalisti, magistrati, politici.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Figlia del privilegio goduto de iure o de facto, la sopraffazione è antica quanto il Mondo. In natura essa si manifesta nelle forme e nei modi più diversi, sia nel regno minerale che in quello vegetale e in quello animale. Ovunque il maggiore e l’avvantaggiato sopraffa o divora il minore o lo svantaggiato. L’aria fredda spinge in su quella calda, le erbacce prevalgono sulle verdure, l’albero robusto incombe su quello esile, la bestia feroce e forte aggredisce e divora quella mansueta e debole. [...]------->CONTINUA


Un equivoco della democrazia parlamentare contagiata dalla globalizzazione.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Negli Stati democratici il dibattito, la diversità di posizioni e di vedute, il contrasto anche radicale, il conflitto tra partiti e tra gruppi sono consuete e normali manifestazioni. Anche se non di rado vivaci e perfino caotiche, sono l’anima, la vita dei loro organi costituzionali e dell’intero sistema da molti ritenuto l’unico raccomandabile, il migliore dei sistemi e dei regimi esistenti nel mondo. Dal confronto, dalla diversità di proposte e di tesi spesso dogmatiche e sostenute talvolta con violenza, scaturiscono la soluzione di problemi, il superamento di situazioni difficili, la scelta della via da seguire. [...]------->CONTINUA


Un precedente della disunione dell’Unione Europea.

di FRANCESCO CARACCIOLO

Gli Stati dell’Unione europea del terzo decennio del Duemila continuano a somigliare agli Stati italiani del Quattrocento. Sono parte dell’Europa che forse l’ex segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, Henry Kissinger, definiva «gigante economico, nano politico e verme militare». Nonostante l’Unione, che per molti aspetti si può dire solo formale, essi sono disuniti, agiscono ognuno per conto proprio badando spesso solo ai propri interessi anche in momenti critici e di pericolo. [...]------->CONTINUA


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